giovedì 13 febbraio 2014

Il complotto






Se qualcuno oggi mi cercasse, chiedo scusa in anticipo. Non risponderò.
E’ che ho troppo da fare.

Devo organizzare un complotto.
Quale? Non lo so.
Con chi? Non so neppure questo.

Ma, insomma.
Posso mai stare qui a lavorare, lavorare e non fare mai quello che pare una comune attività italica?

Dunque: mi spremerò le meningi. Finché, anche a me, non verrà da pensare a un bel complotto.
O si dice gomblotto?

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