sabato 10 gennaio 2015

Quella mattinata che Francesco Rosi passò a Nisida







Il 24 gennaio del 2007, Francesco Rosi passò una mattinata a Nisida. Con la proiezione e il dibattito su un suo vecchio film, La sfida, ebbe inizio la terza stagione del nostro Cineforum. I commenti dei ragazzi, qui riproposti, vennero pubblicati nel settembre del 2007 in un numero speciale di Nisida News dedicato a Filmando Nisida n.3



A me mi è piaciuto perché ha detto cose importanti. A me mi è piaciuto di Rosi che sta contro la camorra è una cosa buona perché se stiamo tutti noi come sta Rosi noi possiamo vincere contro la camorra. Mi è piaciuto quando ha parlato di scuola ha detto una cosa buona però per fare scuola ti servono soldi per quaderni, per penna e se non hai soldi come ti permetti queste cose? Comunque a me mi è piaciuta la presenza di Rosi perché abbiamo imparato un’altra cosa buona che a noi ci aiuta troppo per imparare le cose giuste. Devo ringraziare a Rosi, grazie Francesco Rosi per la tua presenza, mi ha fatto tanto piacere vederti, sei una persona storica. Victor

Ieri è venuto Rosi. Ha detto che noi non dobbiamo rubare e dobbiamo trovare un lavoro perché non possiamo passare la vita in carcere. Io penso che ha ragione, io giuro che le mie gambe non entreranno più in carcere, io voglio trovare un lavoro, il carcere è brutto io voglio stare con la mia famiglia. Marko
Mi è piaciuto il regista Francesco Rosi del fatto della scuola che dobbiamo fare la scuola tutta la giornata e dobbiamo cambiare la nostra vita. Io sono d’accordo con Francesco Rosi a trovare lavoro, io appena esco dal carcere mi metto a trovare lavoro. Roberto 

Vi parlo dell’incontro che abbiamo fatto ieri con Rosi abbiamo visto il film e abbiamo parlato quasi dieci giorni di una persona. Il film parla della camorra sopra alla frutta e il film si chiamava La sfida  c’era un ragazzo che si chiamava Vito lui si prendeva tutti i soldi del mercato, si è comprato anche la casa si è sposato pure e poi c’era un camorrista che si chiamava Antonio e voleva sparare a Vito poi Vito tutto il film l’ha fatto subire e alla fine del film hanno sparato a Vito ma però solamente per dietro lo potevano sparare perché a Vito Antonio e gli altri contadini non volevano dargli la frutta e poi ieri abbiamo avuto l’onore di parlare con Francesco Rosi e abbiamo parlato del film. Alessio

Secondo me il film di Francesco Rosi è bello perché parla della gente povera e che si mette a comandare nel mercato della frutta. Prima non c’era violenza come ora prima si comandava solo con l’ortofrutta ora c’è la droga le pistole ora c’è tutto poi prima per uccidere una persona era più difficile ora si uccide di moda. Salvatore 

L’incontro di ieri con Francesco Rosi è stato molto interessante. Il signor Rosi vedevo che era un buon uomo, un bravo attore e anche un bravo nonno. Un fatto però che non sono rimasto tanto soddisfatto perché ha detto che la società doveva fare qualcosa per noi ragazzi, io penso che se volessero veramente fare qualcosa per noi giovani dobbiamo essere prima noi a cambiare, a migliorare, a capire quello che è il valore della vita e prima di fare qualcosa di negativo bisogna pensare dieci, cento volte sopra così si può cambiare, bisogna imparare a tollerare quando qualcuno ti prende in giro, vuole fare la carta di tre sette  è meglio non ascoltarlo  ti deve entrare da una parte e uscire dall’altra. Comunque gli incontri come ieri è sempre un piacere farli anche perché era un “nonno simpatico”. Umberto 

Ieri è venuto Francesco Rosi, io gli ho fatto delle domande cioè se qua a Napoli nel mercato della frutta ci sta ancora la camorra e lui rispose di sì e lui mi disse vicino a me perché non vai a lavorare e io gli dissi qui a Napoli non si può lavorare perché ti danno pochi soldi. Gennaro 

Francesco Rosi ha detto ieri se vuoi andare a lavorare devi andare a scuola il giorno e il pomeriggio, se vuoi essere una persona importante devi studiare tutti i giorni così puoi essere una persona importante come lui regista di film e adesso non lavora più perché ha finito la sua carriera perché è vecchio. Dejan 

Ieri vedendo Francesco Rosi è stato bello perché è stata una bella esperienza perché non ho mai parlato con un regista di film da vicino. Ieri è stato bello perché quando noi gli facevamo una domanda lui subito ci rispondeva. Francesco Rosi è un uomo eccezionale ed è un grande regista. Nunzio 

L’incontro con Francesco Rosi. Inizio col dire che personalmente mi ha fatto tanto piacere perché è una grande soddisfazione per noi avere una visita di un grande maestro, un grande personaggio della Tv. La cosa più emozionante è che ormai è vecchio e nonostante la sua età è venuto e ha passato un paio d’ore insieme a noi. Poi i discorsi che ci ha fatto ci ha parlato proprio come se fosse un papà per noi. Tutti quei discorsi che ci ha fatto sul fatto di cambiare ci ha fatto davvero capire che questa vita non è una vita e che dobbiamo mettercela tutta per cambiare. Fantastico. Con affetto e stima. Salvatore 

Ieri è venuto a farci visita il regista Francesco Rosi. Il film che abbiamo visto è ambientato negli anni cinquanta e naturalmente è in bianco e nero. Per me è stato un bel film anche se abituato ai film di oggi ho fatto un po’ fatica a seguirlo. Questo film per me non dà nessun significato vuole solo far capire la differenza che c’era una volta dai giorni d’oggi quindi un film molto banale. Perché per me un film deve trasmettere qualcosa anche se credo che ci sono alcune persone che ritengono i film moderni film da evitare io posso capire che forse hanno un loro fascino questi film d’epoca forse sono anche più intelligenti ma io non sono di questa idea preferisco questi film che mi fanno appassionare e alcuni anche divertire. Riguardo alle parole del signor Rosi erano molto più significative però sono discorsi belli da fare ma difficili da mettere in atto. Enrico

Io ho visto un film di Francesco Rosi che era in bianco e nero e poi ho avuto anche un incontro con il grande protagonista del film che sarebbe Francesco Rosi. In cui si parlava di come si formava la camorra come si doveva rispettare il boss perché chi non rispettava il boss veniva ucciso e poi abbiamo parlato come si va a finire in galera perché oggi ci sono scarpe della Nike, Adidas, e allora uno per farsi passare gli sfizi e comprare le scarpe meglio allora uno va a rubare e poi si trova dove non si dovrebbe trovare cioè in galera e ha detto Francesco Rosi questo non va bene, quando si possono far passare gli sfizi si può, quando non si può non si può. Però se uno proprio vuole farsi passare gli sfizi bisogna andare a lavorare. Però oggi non si può andare a lavorare perché la paga settimanale è poca fai le ore di lavoro che sarebbero dalle otto alle tredici e dalle sedici alle otto e mezzo per sessanta euro la settimana allora a quel punto uno ci pensa e va a fare i guai che sarebbero spacciare droga, a rubare, eccetera. Francesco

Quel film in bianco e nero è interessante per saper i tempi vecchi come si prendevano la camorra sui mercati e io questo non lo sapevo e adesso lo so perché se non mi vedevo quel film non l’avrei mai saputo. Vito è morto perché lui si voleva prendere tutto in mano e il boss non voleva che Vito faceva tutto a modo suo lui voleva fare tutto da solo senza dire niente a loro. Vito quando vide quella ragazza si innamorò e con lei viveva insieme Vito era un ragazzo molto impulsivo e voleva fare sempre tutto da solo e don Antonio lo voleva fare fuori e il fratello del boss lo fermò disse che cosa vuoi fare vuoi andare in galera per lui perché Vito voleva scaricare dei camion e il boss non voleva far fare poi il boss lo invitò a mangiare con lui e Vito voleva comandare lui e lo fecero fuori. Il film è stato bello. Gabriele 

Ieri abbiamo parlato del film e della camorra con Francesco Rosi a me non mi è piaciuto che ha detto il fatto della camorra che prima dicevano che era tutto diverso prima si uccidevano per la frutta invece oggi si uccidono per la droga per chi comanda l’hanno ucciso perché si stava rivelando un personaggio Vito e il boss l’ha ucciso perché lui non stava incassando più soldi, si stava facendo ricco e loro non ci potevano pensare poi non hanno capito il fatto quando stava nella zona con i furgoni e non ci stava nessuno e lui voleva buttare giù quel portone poi è uscita quella persona con il fucile e lui si mette nel furgone e lo butta sotto e lo picchia poi Vito si litiga con il camorrista Antonio e lui lo stava sparando e quella persona dice di no e poi lo fa uccidere alla fine. Emanuele 

Ieri è venuto Francesco Rosi a trovarci e parlare della nostra vita e come era tanti anni fa e come è adesso diceva che era molto più meglio prima la vita. Io ho pensato che era meglio prima perché la vita di adesso c’è molta guerra, troppi ragazzi che muoiono e giovani innocenti e si deve cambiare la vita perché non si può andare avanti così che si sente sempre di morti e feriti. Emanuele 

Io sono molto contento dell’incontro con Francesco Rosi perché ho conosciuto una persona importante era un grande regista che mi sono visto anche un bellissimo film che si chiama La sfida e che parlava di camorra e proprio ieri abbiamo parlato di questa vita che era una vita che non aveva uscita lui ci ha spiegato che nella vita non bisogna far del male bisogna aver rispetto per il prossimo. Lui ci ha detto di aver girato un film a Secondigliano e che nelle Vele non gliel’hanno voluto far fare. Lui diceva che dovremmo restare di più nelle scuole che per strada non dovremmo proprio stare. Io però dico una cosa che tutto quello che facciamo tutte queste persone che ci vengono a trovare ci promettono ma poi si dimenticano di noi e perciò così la malavita cresce sempre di più. Diego 

Ieri ho incontrato Francesco Rosi. Mi è sembrata una brava persona, che per fortuna non ha avuto molta sfortuna nella vita l’ho dedotto dalle sue parole. Abbiamo parlato di cosa portasse i ragazzi a commettere dei reati, abbiamo dato mille spiegazioni, io non ho voluto parlare perché sapevo che lo avrei fatto rimanere a bocca aperta a lui e a tutti gli altri perché le mie idee sono molto aperte. Comunque per il nome che ha mi ha fatto piacere conoscerlo e vedere il suo film. Gaspare 

Ieri 24 gennaio qui a Nisida è venuto il grande regista del film Francesco Rosi ed è venuto qui per noi, per prima cosa è venuto per parlare con noi e per spiegarci un po’ come stavano le cose. Riguardo il film che abbiamo visto a me sinceramente non mi è piaciuto perché parlava di camorra una camorra però molto diversa dalla nostra. La loro camorra era all’interno di un mercato ortofrutticolo ed il capo si chiamava Vito, però come già detto non mi va di spiegare il film perché non mi piaceva però mi sono veramente commosso del fatto di Francesco Rosi e ci ha dato molti consigli che diceva: “Ragazzi non fate questa strada perché è una strada brutta e dopo fate i reati e vi ritrovate in questo posto” poi il signor Rosi ha interrogato ad un paio di ragazzi  poi data l’ora il signor Rosi se ne è andato e adesso stiamo tutti insieme a scrivere i fatti accaduti. Giuseppe 

Ieri è venuto a Nisida il regista Francesco Rosi del film La sfida. Mi è piaciuto tanto quello che ha detto ma non sono riuscita a parlare con lui perché parlavano i ragazzi, il regista è venuto per dirci tantissime cose del film. E’ stato un film bellissimo in bianco e nero perché era degli anni cinquanta vi dico dove era più triste quando hanno ucciso Vito il mafioso il giorno del suo matrimonio. La moglie quando ha visto Vito morto ha urlato tantissimo e io mi sono dispiaciuta perché la sua sofferenza era tanta e questo succede anche nella nostra vita che i nostri mariti vengono uccisi dai camorristi. Sabrina 

La sfida era un film interessante poi è venuto il regista e ci ha fatto capire e ragionare che possiamo fare un’altra strada quella del bene perché noi che abbiamo fatto una strada brutta prima o poi la dobbiamo cambiare. Poi quel film era in bianco e nero era un po’ triste perché alla fine del matrimonio hanno ucciso Vito poi mi piaceva quando cantava Assuntina e Vito si metteva alla finestra a vederla cantare e si sono subito innamorati. Il regista ha detto che alcuni genitori imparano i propri figli a rubare. Sì ci sono però io voglio dire io me per esempio rubo da quando avevo sette anni ma mai non mi hanno detto i miei genitori va’ a rubare lo sapevano e mi sgridavano anche, però io andavo con amici di nascosto poi mia madre si è accorta che io scappavo di casa lei lo ha detto a mio padre di andarcene in Germania abbiamo accampato un anno e mezzo poi è successo un problema con il padre di mia madre che è morto e dovevamo tornare a Napoli anzi in Italia e dopo passato tutto questo io mi sono sposata e mio suocero mi picchiava per andare a rubare per forza io non volevo fare più queste cose perché quando  i miei genitori mi hanno portata in Germania non rubavo più. Poi mi sono sposata e dovevo fare per forza queste cose, ora sto in carcere è già la terza volta sempre per lo stesso reato furto in appartamento ora comunque sto dai miei genitori ho fatto di tutto per andarmene dai miei ex suoceri perché mi ero stufata ma adesso sto in carcere però per una sciocchezza per colpa di un’amica e questo è tutto. Sabrina 

Il regista Francesco Rosi è arrivato ieri a Nisida e ha parlato con noi tutte e ha detto che prima, cinquanta anni fa si facevano i film in bianco e nero. Vi racconto una scena del film molto triste quando è stato ucciso Vito subito dopo il matrimonio. Il regista ha parlato con noi della camorra e della droga quando la usi ti senti molto bene ma poi ti uccide e anche hanno parlato dei genitori che mandano i propri figli a rubare e a spacciare ma quando ti beccano lo sai dove finisci nella miseria ma io quando vado a rubare vado piano almeno non spaccio. Io quando uscirò da qua forse non ruberò più ma comunque un giorno andrò a rubare però posso dirti una cosa a me non mi manda nessuno a rubare io faccio cosa mi pare ma mio papà e mia mamma non vogliono che io faccio queste cose ma a me mi piace perché i soldi posso fare di tutto mi compro tutto quello che mi piace quando non hai i soldi nella tua tasca ti senti povera e non puoi andare da nessuna parte quando hai i soldi puoi viaggiare, ok. Dora

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