domenica 12 marzo 2017

La Carta e la vita: Presentazione a Nisida il 20 marzo








La Costituzione è al centro dell’ultimo libro prodotto all’interno del Laboratorio di Scrittura di Nisida.

Mi è, infatti, sembrato che, in un anno scolastico che si colloca tra quello in cui abbiamo ricordato il settantesimo anniversario della proclamazione della Repubblica (2 giugno 46) e quello in cui ricorderemo proprio l’entrata in vigore della Costituzione (1 gennaio 48), non potevamo che approfondire una tematica cui, sempre e comunque, dedichiamo una grande attenzione.

Non solo perché il carcere, insieme alla scuola e all’ospedale, è uno dei luoghi più sensibili all’applicazione e al rispetto della Carta, ma anche perché, tra i tanti che hanno percorso Nisida, ci sono persone che hanno dato prova di cosa vuol dire essere cittadini che vivono all’altezza del sogno di libertà, giustizia, uguaglianza. Lo si vede bene nelle storie di Poerio, Bellomo e Dinacci narrate nel racconto di Ricccardo Brun che fa da cornice a tutti gli altri.

Della Costituzione, ci siamo occupati, come ho scritto nella postfazione al libro, «legando il nostro Laboratorio di politica – grazie al quale i nostri giovani possono confrontarsi con ospiti autorevoli sui temi della cittadinanza e della legalità – al Laboratorio di scrittura. E, quindi, provando a raccontarla attraverso l’invenzione di storie legate alle loro esperienze. Un approccio oggettivo e, insieme, personale, che consentisse alle ragazze e ai ragazzi un viaggio all’interno della Legge fondamentale come scoperta del senso e del valore di regole condivise che permettano a tutti di vivere con più serenità e maggiori opportunità.»

Viola Ardone, Riccardo Brun, Daniela de Crescenzo, Maurizio de Giovanni, Antonio Menna, Valeria Parrella, Carmen Pellegrino, Patrizia Rinaldi, Gianni Solla, Massimiliano Virgilio, come sempre det tutto gratuitamente, hanno accettato la sfida di interagire, con un gruppo di una ventina tra ragazze e ragazze, ciascuno su un articolo della nostra Costituzione.

Ne sono derivati racconti tutt’altro che formali e consolatori, anzi aspri e spigolosi che pongono domande non semplici, eppure socialmente ineludibili, ai lettori attenti.

La Carta e la vita – Le ragazze ei ragazzi di Nisida raccontano la Costituzione (Guida editore) sarà presentato al Centro Europeo di Studi di Nisida lunedì 20 marzo alle 17.00.

Presenti gli autori e la prefatrice, ne parleranno Conchita Sannino ed Isaia Sales.

Reading dei ragazzi, a cura della coordinatrice del nostro Laboratorio teatrale, Veria Ponticiello, con la partecipazione di Tina Femiano.

L’ingresso è aperto a tutti gli interessati.






Sono grata alle centinaia di persone che hanno voluto felicitarsi con me per il mio inserimento nei dieci migliori professori italiani tra quelli partecipanti all’Italian Teacher Prize. 

E’, in primo luogo, un riconoscimento al lavoro della scuola in carcere, al tentativo di rieducazione che si compie a Nisida e, soprattutto, all’attività del Laboratorio di Scrittura
Attività che, chiaramente, non potrebbe svolgersi se non ci fosse la totale disponibilità degli operatori e del direttore dell’IPM, Gianluca Guida, della scuola di cui facciamo parte (ora Cpia Napoli città 1; lo scorso anno Cpia Napoli città 2 e, prima ancora, l’IC Miraglia-Sogliano) e la partecipazione così intelligente e sensibile dei tanti autori che, negli anni, hanno preso parte al progetto.
Grazie per tante manifestazioni di stima e di affetto.

Un grazie particolare al presidente della Regione Calabria, Nicola Irto, (http://www.zoomsud.it/index.php/in-evidenza/96958-nicola-irto-a-maria-franco-a-nome-della-calabria-grazie-professoressa#.) che mi ha voluto onorare con parole che mi emozionano perché nisidiana e calabrese sono due aggettivi che mi appartengono e a cui appartengo.

La gioia più grande me l’ha data un mio ex alunno di tanti anni fa che mi ha chiamato per raccontarmi quante sono state importanti per lui le ore che abbiamo passato insieme: che, allora, non gli sembrano così importanti, anzi, ma che, poi, hanno contribuito a fare di lui un giovane uomo felice, appagato del suo lavoro e d’essersi costruito una famiglia. 
In un lavoro come il mio in cui le sconfitte sono fardello quotidiano, questo è un regalo dal valore assoluto.






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