giovedì 10 agosto 2017

La Calabria si racconta a Pellaro e a San Filippo







La narrativa calabrese (da Mimmo Gangemi a Gioacchino Criaco, ad Angela Bubba, a Domenico Dara, e Vins Gallico e tanti altri) non ha i limiti della narrativa regionale: è buona narrativa italiana e, in alcuni casi, supera anche i confini nazionali.

I lettori calabresi, invece, raggiungono sì i vertici delle classifiche, ma quelli in negativo: sono pochissimi, una percentuale preoccupante per lo stato di salute culturale della regione.

Non sono poche le iniziative delle istituzioni, delle scuole, di librerie ed associazioni che cercano di sviluppare la lettura in Calabria.

Giuseppe Laganà ed io ne promuoviamo una nella periferia sud di Reggio.

Giovedì 17 agosto, alle 21, nel cortile della scuola elementare Cassiodoro, Aldo Varano intervisterà Mimmo Gangemi. Venerdì 18 agosto, alle 21, si intervisteranno a vicenda Antonio Calabrò e Pasqualino Placanica. Sabato 19, alle 21, nella piazza della chiesa di San Filippo, lo faranno Giuseppe Laganà e Ada Murolo, con la presenza di Erasto Trujillo.

E poiché cultura e coltura hanno la stessa radice, le conversazioni saranno accompagnate da assaggi doc preparati da Gianna e le sue sorelle.

Sia scrivere che leggere sono attività solitarie. O, meglio, partono come attività solitarie ma trovano compimento nella comunità. Uno scrittore senza lettori può produrre anche un capolavoro, ma sarebbe un capolavoro muto. Ed ogni lettore, in realtà, fa rete con gli altri lettori in quello che è un processo collettivo di comune crescita di intelligenza e sensibilità. 

Ogni volta che autori e lettori si incontrano si apre un’opportunità di arricchimento reciproco, di pensieri nuovi che possono nascere e dare a ciascuno una carta in più per affrontare l’avventura che tutti ci accomuna: quella della vita, nel tempo e nello spazio che ci tocca attraversarla.



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