domenica 4 marzo 2018

Mio padre votava all'alba







Mio padre andava a votare all’alba. Se poi mi succede qualcosa durante il giorno – diceva – il partito perde un voto.
 
Soldato di leva nella capitale, l’otto settembre del 43, era stato tra i pochi che avevano lottato per la difesa di Roma e poi, ferroviere a Brescia, era stato con i partigiani. 

Insomma, era tra quelli che il diritto di voto l’aveva (ri)guadagnato a se stesso e agli altri di persona.

Oggi sono sette anni che è morto.

E io, come sempre, sono andata a votare all’alba.

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